Molti di noi hanno ballato e cantato sulle note di questa canzone, ma forse non abbiamo pensato a cosa voglia dire davvero. "Where is the love" è stata scritta nel 2003 dal gruppo Black Eyed Peas.
Questa canzone a sentirla è particolarmente allegra, ma se si va a vedere nel profondo si può scoprire il vero significato: un inno contro la guerra, in cui si chiede a Dio un aiuto, perché non si vede la pace nel mondo, ma solo guerra e distruzione.
“People killing, people dyin"
Così inizia infatti il ritornello, che prosegue chiedendosi se si è in grado di mettere in pratica quello che si professa e se si è disposti a porgere l'altra guancia.
Can you practice what you preach? Would you turn the other cheek?
Il testo non è solo contro le guerre, ma si riferisce in particolare all'America che nel 2003 per combattere il terrorismo stava attaccando paesi come l'Afghanistan e l'Iraq. I cantanti infatti sostengono che si dovrebbe cercare i terroristi che si trovano già in America, ovvero i gruppi violenti e razzisti ("overseas we are trying stop terrorism, but we still got terrorists here living").
Gran parte del testo si sofferma proprio sulle discriminazioni e come nascono. Una frase in particolare descrive bene il problema di "amare" solo la propria razza, che in realtà porta a discriminare gli altri e quindi a odiare:
"But if you only have love for your own race, Then you only leave space to discriminate, And to discriminate only generates hate"
Il testo continua e dice che comportandosi in questo modo si dimostra di essere "pazzi", ("madness is what you demonstrate") che è esattamente come lavora e opera la rabbia ("And that's exactly how anger works and operates").
Siamo condizionati dall'indifferenza, pensando solo a noi stessi, mentre tutti dovremmo avere il coraggio di dire certe cose, perché stiamo trascurando ciò che è la nostra base, l'amore e il rispetto per gli altri.
In conclusione, spesso le canzoni o i musicisti nascondono significati e storie completamente diverse e molto più interessanti di quanto possiamo immaginare (ne avevamo già parlato qui e qui).
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