La canzone “Every breath you take” è stata composta dal cantautore Sting, tutto fatto di notte, in appena mezz’ora. Era il 1983 e al momento le parole che scrisse gli sembravano quasi affettuose, ma si accorse subito che il suo significato era piuttosto inquietante (qui il testo e la traduzione completa).
Il testo infatti descrive l’ossessione di un uomo per una donna, al punto da seguirla in ogni cosa che fa (il titolo vuol dire “ogni respiro che fai”).
Il ritornello dice “Can’t you see you belong to me?”, che vuol dire “Non vedi che tu mi appartieni?” e allude quindi alla violenza sulle donne, anche se in “versione” psicologica. Sting quando la scrisse rimase turbato perché si accorse di quello che aveva scritto, mentre in tanti consideravano quelle parole davvero affettuose e amorevoli.
La giornata del 25 novembre, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, è quindi oggi un momento di riflessione anche su cosa possa essere considerato davvero amore e cosa sia invece una forma di violenza.
Davide Scrocca, 3B
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