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  • Immagine del redattoreAmaSoglian News

Il faticoso cammino dell'UE verso la neutralità ambientale

Immagina di essere un orso polare e di ritrovarti sopra l'unico pezzo di ghiaccio rimasto perché la tua casa si è sciolta a causa dell'innalzamento delle temperature. Questo è ciò che potrebbe succedere se con le nostre azioni continuassimo a sconvolgere l'equilibrio del nostro ecosistema.

Il cambiamento climatico, dovuto all'eccessiva emissione di gas serra nell’atmosfera causata dalle azioni dell'uomo, rischia di portarci su una strada senza ritorno.

Per evitare ciò, l’Unione Europea ha deciso di intervenire, tanto da creare, nel 1993, l'Agenzia europea per l'ambiente (Aea), che con le sue ricerche sulle modifiche del clima e dell'ambiente fornisce informazioni utili all'attività legislativa europea.

L’Ue ha deciso di finanziare progetti per il clima a livello mondiale, stanziando fondi per agevolare la transizione verde dei Paesi in via di sviluppo. Questi Stati, infatti, per recuperare lo svantaggio industriale con l'Occidente, hanno accentuato nel tempo l'uso di energie non rinnovabili e inquinanti disponibili. Per limitare il fenomeno, l’Europa quindi, ha deciso di intervenire incoraggiando con i suoi fondi l'uso di energia pulita.

Parallelamente, ha deciso di limitare il rischio ambientale dentro i suoi confini, aderendo agli obiettivi dell'Agenda 2030. Tra questi, quello di assicurare a tutti, entro quell'anno, l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili.


Purtroppo, secondo le ultime proiezioni degli Stati membri, la riduzione delle emissioni nel 2030 arriverebbe soltanto al 41%, a fronte di un obiettivo da raggiungere per il 2030 di almeno il 55%. Nonostante tutto, ha deciso di sposare gli obiettivi dell'Agenda 2050, che mira a raggiungere la neutralità climatica, in linea con gli Accordi di Parigi del 2015.


Attualmente, tuttavia, all’interno dell’Unione non ci sono interventi che vadano in questa direzione, tranne alcune eccezioni, come la Svezia che ha registrato una rilevante riduzione delle emissioni di gas e un incremento significativo dell’impiego di energie rinnovabili.

Stando così le cose, l'Europa è costretta ad agire in maniera più incisiva per dare una risposta più adeguata alla grandezza del problema.



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