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  • Immagine del redattoreAmaSoglian News

Recensione spettacolo "x=y"

Questo spettacolo è stato inscenato per la prima volta il 25 e 26 novembre 2015 per la

giornata internazionale contro ogni violenza sulla donna, nel teatro Sistina di Roma. La

compagnia “Teatro in movimento”, con un progetto che ha coinvolto già tantissime scuole

italiane, propone delle rivisitazioni diverse di questo spettacolo per far conoscere a noi

giovani un tema di scottante attualità: l’uguaglianza di genere.


TRAMA:

Dopo aver ironicamente parlato dei pregiudizi e degli atteggiamenti ancora sbagliati che

persistono all’interno della nostra società alla nascita di un nuova prole di sesso maschile o

femminile, e che per primi accentuano e sottolineano le disparità ancora presenti nel nostro Mondo tra uomini e donne, i due attori hanno inscenato uno dei tanti casi di cronaca nera sui femminicidi che circolano sulle prime pagine dei giornali. Un ragazzo, dopo aver finalmente conquistato la donna che tanto amava, inizia ad essere geloso della propria fidanzata, al punto di cercare di rinchiuderla in una sorta di gabbia, che si fa via via sempre più stringente e che rischia quasi di soffocare la giovane donna. L’amore, che di solito è un

sentimento che si basa sulla felicità, sull’affetto e sulla libertà, diventa quindi una nube

tossica nella quale circolano diffidenza, paura e oppressione. E dalla gelosia alla pazzia il

passo è spaventosamente breve e il protagonista, accecato dall'ira e dalla follia, uccide la

sua fidanzata, che, a parer suo, aveva assunto dei comportamenti errati. Lo spettacolo si

conclude con una rivendicazione alla libertà che dovrebbero avere le donne in tutto il

Mondo.

Attraverso un linguaggio semplice e colloquiale, i temi trattati in questa rappresentazione

teatrale giungono rapidamente al cuore e alla mente di noi ragazzi innescando una profonda riflessione. Il tema principale di questo spettacolo è l’uguaglianza e la violenza di genere, nonché tutti i meccanismi sociali che sottolineano le disparità ancora esistenti tra ragazzi e ragazze, alle quali è vietato di essere davvero se stesse dai pregiudizi che sono ancora insediati nelle menti delle persone. La scottante verità è che le donne godono di minor libertà rispetto agli uomini, in quanto, nell’ideale comune, prevale ancora l’ideologia

retrograda di “ Donna che accudisce i propri figli e che serve incondizionatamente il proprio marito, che lavora per permettere una vita dignitosa alla propria famiglia". E qualsivoglia donna cerchi di rompere queste convenzioni sociali, verrà sempre vista con un po’ di scetticismo e diffidenza. Altro tema fondamentale in questo spettacolo è l’educazione

sentimentale, in quanto alla base del rispetto tra il genere maschile e femminile, vi è la

conoscenza delle differenze che ci sono tra i due sessi,



COMMENTO:

y>x. Questo è lo stato attuale delle cose, nonché frutto di un'evoluzione storica che ha visto

gli uomini ricoprire ruoli sociali più importanti di quelli ricoperti dalle donne. Per contrastare questo iniquo processo bisogna, quindi, cercare di discostarsi dagli ideali comuni che sono il frutto di anni di disuguaglianze di genere. Con l’espressione y>x non intendevo solo la maggiore importanza degli uomini all’interno della società moderna, ma anche la volontà di questi ultimi di opprimere e di negare le libertà e i diritti delle ragazze. Secondo i dati raccolti dall' Istat, infatti, ben il 31% delle donne italiane ha subito una violenza fisica o sessuale. Queste brutalità, come anche ben evidenziato nello spettacolo, sono dovute all’incapacità degli uomini di riconoscere e gestire le proprie emozioni. Si rischia, quindi, di affondare assieme al proprio bastimento in mezzo al mare in burrasca e di farsi trasportare dai flutti dei propri sentimenti, senza poter far nulla per cambiare rotta. L’amore è l’unica cosa nel nostro Mondo che riesce a richiamare a sé sia sentimenti positivi che negativi, e se non si riesce a controllarli entrambi, si rischia di diventare schiavi del piacere, rifiutando le cose spiacevoli della vita. Ciò nuoce al nostro processo di crescita personale, in quanto gli eventi più cupi che ci feriscono e che ci fanno star male, segnano indelebilmente il corso della nostra esistenza e sono anche gli unici in grado di dipingere un quadro completo e dettagliato del Mondo. Di conseguenza, rifiutare tutto ciò che ci fa stare male, è come rifiutare di vivere, e ciò genera dentro di noi una tale violenza che scarichiamo le colpe della nostra immaturità sugli altri. Ed è proprio ciò che sta alla basa della violenza di genere: la paura di un individuo di perdere la propria amata, che genera soprusi e mancanza di libertà della donna in questione, è dovuta dall’angoscia di questo essere di sentirsi solo e di vedere in prima persona l’aggressività e la cattiveria che cova dentro di sé. Proprio per l’importanza dei temi espressi in questo spettacolo e la leggerezza e l’ironia con cui sono stati trattati, ho ritenuto la rappresentazione originale, meravigliosa e degna di essere vista.





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