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  • Immagine del redattoreAmaSoglian News

Quando l'aria smise di essere trasparente

Dal progetto di scrittura creativa condotto alla Primaria

L’aria è ovunque: nella stanza, nelle bottiglie vuote, nei tubi dei termosifoni. Respiriamo aria, sentiamo l’aria quando si sposta e diciamo che c’è vento.

Vento caldo d’estate, vento freddo d’inverno. Sentiamo l’aria quando fischia uscendo dai tubi, dalle confezioni delle merendine, dai palloncini. sentiamo, tocchiamo ma non vediamo l'aria.

Un giorno sulla terra l’aria smise di essere trasparente. Quando soffiava il vento dal vulcano piccolissime particelle grigie, nere, marroni cadevano e si vedevano ai lati delle strade.

Quando soffiava il vento dal deserto le particelle rosse, gialle, arancioni, coprivano le automobili. faceva così caldo che ci sembrava di aver aperto la porta del forno.

Quando soffiava il vento della città, le particelle di tutti i colori diventavano buste, volavano per brevi tratti lattine di tonno in scatola aperte, pezzi di cartone e strisce di scotch volteggiavano.

Le mamme preoccupate misero una mascherina ai loro bambini per evitare che le piccole e grandi particelle entrassero in bocca e nel naso.

Ai bambini la mascherina dava fastidio ma si abituarono.

Durante le vacanze andavano in alta montagna o al mare per cercare aria pulita e toglievano le mascherine.

Le favole raccontano che esistono le fate dell’aria pulita. Anna decide che da grande avrebbe portato l’aria pulita su tutta la terra. Aveva capito che le fate avevano bisogno di aiuto.

A ogni compleanno, piantava un albero e riceveva in regalo fiori nei vasi, vasetti con i cactus, piccole piante.

L’aria del suo giardino era trasparente. Anna sentiva il profumo dei fiori e il ronzio delle ali delle api che muovevano l’aria.

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