Spesso, quando cuciniamo la pasta, per insaporirla mettiamo sempre quel cucchiaio di sale e tutti noi ci siamo sempre fatti questa domanda: dovremmo metterlo prima o dopo che bolle? E cosa cambia?
In giro spesso circola la convinzione che mettere il sale nell'acqua nel momento sbagliato possa condizionare il tempo di cottura della pasta, e quindi anche il gusto o la consistenza. Peccato che la verità sia un'altra: non c'è alcuna differenza se mettiamo il sale prima o dopo dell'ebollizione. Vediamo la spiegazione scientifica.
Nel momento in cui aggiungiamo il sale, per un curioso effetto fisico, (chiamato innalzamento ebullioscopico) l'acqua non bollirà più a 100 gradi, ma ad una temperatura leggermente superiore. E' lo stesso principio (all'inverso ovviamente!) che dice di mettere il sale sulle strade per non farle ghiacciare. Il punto di congelamento si abbassa, e ritarda in questo modo la formazione di brina e neve.
La credenza popolare, quindi, potrebbe anche essere vera, se non fosse che la quantità è praticamente impercettibile e non andrebbe a condizionare in modo rilevante la cottura, né il tempo.
Per darvi un'idea, la differenza di temperatura, inserendoci il sale o no, sarebbe di soli 0,017 gradi centigradi. Quindi è confermato; se vogliamo, possiamo mettere il sale nell'acqua bollente senza che ci sia alcuna differenza!
A cura di Tommaso Santoro
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