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  • Immagine del redattoreAmaSoglian News

La biodiversità


1-Innanzitutto che cos’è la biodiversità?

La biodiversità è l’insieme di tutte le forme viventi (e le loro caratteristiche) in un

ecosistema dove queste vivono. Per mantenere sana la biodiversità bisogna

mantenere in salute il territorio dove gli esseri viventi vivono. La biodiversità

comprende la grande varietà di animali, piante, funghi e microorganismi che

costituiscono il nostro Pianeta. Tantissime specie e organismi che, in relazione tra

loro, creano un equilibrio fondamentale per la vita sulla Terra.


2-Perché la biodiversità è importante per noi e nell’ecosistema?

Innanzitutto, una sola specie non riuscirebbe a vivere da sola, perché più specie

diverse forniscono la vita le une alle altre compresi noi esseri umani fornendo servizi vitali (acqua, fotosintesi, ecc.).




PICCOLO APPROFONDIMENTO:

Gli scienziati hanno realizzato che esiste ancora l’86% di specie diverse ancora da

scoprire; hanno stimato, infatti che ci sono circa 8.7 milioni di specie diverse sulla

terra. Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che la zona con maggior piante in estinzione

(363 su 1104) sono le Hawaii e che dove c’è la maggior diversità biologica c’è

anche la maggior diversità linguistica e culturale.

Studi scientifici a livello internazionale hanno dimostrato che la riduzione della

funzionalità degli ecosistemi e della biodiversità è causata dalla riduzione

soppressione… degli habitat e dai disturbi fisici, chimici …provenienti dalle

attività umane.


3-Capiamo però, qual è la situazione attuale?

La scomparsa di una specie vegetale o animale è un fenomeno biologico naturale che,

essendo accompagnato dalla comparsa di una nuova specie non comporta danni

all’ecosistema in cui essa è inserita. La cosa buona ad esempio è che i lupi da poco

hanno ripopolato le alpi del Piemonte questo significa che l’habitat è migliorato

come il cibo e le condizioni di vita. Mentre si sono creati nuovi conflitti tra l’uomo e

l’elefante.

4-Quali sono le cause principali ( e i dati) della perdita di biodiversità?

Una grande minaccia per la biodiversità è che siamo sempre più numerosi.

Nell'Ottocento la popolazione mondiale non arrivava a un miliardo di individui. Oggi

siamo poco più di 7 miliardi e potremmo arrivare a 11 miliardi nel 2100: saremo 100

volte più numerosi di qualsiasi specie animale. E’ normale dunque che consumiamo

sempre più, territorio, acqua, risorse energetiche ma anche che aumentiamo la

cementificazione degli ecosistemi, ancora, un'altra delle minacce più gravi alla

biodiversità è la scomparsa delle zone umide perché gran parte di esse sono state

prosciugate per far posto a terreni agricoli che occupano più di un quarto delle terre

emerse della terra e metà del territorio europeo.

Ogni specie animale e vegetale è, come il suo ecosistema, adattato alle condizioni

ambientali locali. Se queste condizioni cambiano vi sono specie che si estinguono e

habitat che scompaiono. Operando tanti interventi sulla natura, l’uomo ha in breve

tempo molto modificato danneggiato o quasi o del tutto distrutto molti

ecosistemi.

Tra le cause principali della perdita di biodiversità c’è sicuramente la

sostituzione del modello di agricoltura contadina con quello agro-industriale

(l’introduzione di sostanze chimiche, pesticidi, fitofarmaci, fertilizzanti sintetici) che

ha comportato la scomparsa di migliaia di specie vegetali e animali.

Inoltre, le cause della perdita di biodiversità sono legate anche alla deforestazione (foresta

amazzonica) all’aumento delle aree urbane, agli stili di vita del modello industriale,

all’aumento dell’attività turistica, al prelievo eccessivo di risorse naturali, alla pesca

industriale, all’aumento dei rifiuti e delle sostanze tossiche in atmosfera, nei corsi d’acqua,

nelle falde acquifere, ai cambiamenti climatici dovuti all’immissione di enormi quantità di

anidride carbonica e altri gas in atmosfera.

Questi sono tutti fattori che mettono a dura prova gli ecosistemi, determinando una

drastica riduzione del numero di specie.

Il Brasile è in testa alla classifica negativa della deforestazione con 3 milioni di ettari

di Foresta Amazzonica che vengono distruggi ogni anno e che sono equivalenti a

quasi 12 campi da calcio al minuto. Con la dissennata pratica della deforestazione le

foreste primarie vengono devastate per coltivare la soia necessaria all’allevamento

del bestiame o la canna da zucchero da cui ricavare carburante.

Per questi motivi un ambiente ricco di biodiversità sta scomparendo.


5-Cosa possiamo fare noi per proteggere con piccoli gesti la biodiversità?


La biodiversità è ovunque nella nostra vita quotidiana, una grossa parte delle risorse

naturali e dell’energia che utilizziamo ci viene fornita dagli ecosistemi. E tutto ciò

che facciamo ha delle conseguenze sulla biodiversità.

Ad esempio possiamo acquistare prodotti Bio, spostarci a piedi o in bicicletta

possiamo ridurre le emissioni in atmosfera o fare la raccolta differenziata e rispettare

e non gettare rifiuti a terra nei parchi o nelle zone protette.

Nell’immagine sopra c’è l’Agenda 2030 che contiene degli obiettivi riferiti anche alla

protezione della Bio diversità.

Sono piccoli gesti ma utili per proteggere le specie viventi del nostro pianeta.






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