Grimalda è un ricercatore in scienze sociali applicate all’ambiente che per sette mesi ha studiato il rapporto tra globalizzazione, cambiamenti climatici e coesione sociale.
Gianluca Grimalda è uno scienziato-ricercatore che fa parte del gruppo ecologista Scientist Rebellion. Ricercatore in scienze sociali applicate all’ambiente, Grimalda per sette mesi ha studiato il rapporto tra globalizzazione, cambiamenti climatici e coesione sociale sull’isola di Bougainville, in Nuova Guinea.
Proprio durante i suoi studi, nel mezzo dell'Oceano Pacifico, è stato richiamato per tornare in Germania dalla sua società, che gli aveva già comprato i biglietti d’aereo.
Il problema? Grimalda nel contratto aveva espressamente scritto che non avrebbe usato mezzi di trasporto veloce nei suoi viaggi per salvaguardare l’ambiente. Ma al suo rifiuto, Grimalda è stato ingiustamente licenziato.
Perché la sua scelta è così particolare? Perché utilizzare il trasporto lento, impiegandoci ben due mesi per tornare in Italia? Questa decisione, apparentemente folle, è stata presa agli albori della sua carriera per non far parte dello sporco processo del riscaldamento globale, che sta mettendo in crisi proprio le popolazioni di cui sta studiando il rapporto con la natura.
Così, circa otto settimane dopo la partenza, a Natale è finalmente arrivato nel porto di Bari dopo aver superato l’attraversamento di ben 13 paesi.
«Secondo i miei calcoli, in costante aggiornamento, viaggiando in superficie arriverò a risparmiare rispetto all’aereo circa 4,5 tonnellate di CO2, emettendone in totale 500 kg»
Per Grimalda questo modo di viaggiare valorizza anche il suo progetto di ricerca, permettendogli di comprendere come la cultura del luogo influenzi la percezione e l’atteggiamento delle popolazioni nei confronti del contrasto alla crisi climatica.
In merito alla decisione di non viaggiare in aereo, Grimalda ha espresso il suo parere da scienziato:
«era la cosa giusta da fare, per me e per la collettività»
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