Nato a nel 1564, Galileo Galilei è stato filosofo, matematico, astronomo, scrittore e accademico italiano, considerato il padre della scienza moderna.
Figura fondamentale della rivoluzione scientifica dell'età moderna, i suoi principali contributi al pensiero filosofico riguardano l’introduzione del metodo sperimentale. Con lui, la scienza abbandonava per la prima volta l'approccio metafisico alla realtà.
Galileo crebbe in una famiglia colta di antica stirpe, che attraversava difficoltà economiche. Il padre, musicista, lo aveva indirizzato a una vita di studi, ma le inclinazioni del ragazzo erano considerate troppo teoriche, soprattutto per un nucleo che necessitava di mezzi per sostenersi.
A causa delle sue ricerche, fu sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture. Per questo fu processato e condannato del Sant’Uffizio e costretto, il 22 giugno 1633, all’abiura delle suo concezioni astronomiche e al confino nella propria villa ad Arcetri.
Nel corso dei secoli il valore delle opere di Galileo venne gradualmente accettato dalla chiesa, anche se si è dovuto aspettare il 31 ottobre del 1992, quando Papa Giovanni Paolo II riconobbe gli «errori commessi». Una riabilitazione ufficiale basata sulle conclusioni dei lavori di un’apposita commissione di studio, voluta dallo stesso pontefice e istituita nel 1981.
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